Carabinieri Jeep Avenger – In piazza San Lorenzo in Lucina, proprio di fronte alla sede del Comando Provinciale, è avvenuta la consegna simbolica all’Arma dei Carabinieri di una Jeep Avenger full electric. Il SUV rappresenta una delle 176 unità che verranno progressivamente integrate nella flotta dell’Arma.
Alla cerimonia erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Andrea Taurelli Salimbeni, e la Country Manager di Stellantis Italia, Antonella Bruno. L’iniziativa rientra nel piano di aggiornamento della dotazione veicolare dei Carabinieri, finalizzato a garantire una mobilità più efficiente, sicura e attenta all’ambiente.
Il primo lotto, composto da 46 vetture, sarà destinato alle Stazioni Carabinieri della Capitale, in vista del “Giubileo della Chiesa Cattolica 2025”. Le restanti 130 automobili saranno distribuite presso le Stazioni situate nei principali centri urbani, in cui le normative ambientali risultano più restrittive. Con questa scelta, l’Arma persegue un duplice scopo: da un lato contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico grazie a mezzi a emissioni zero, dall’altro conservare l’efficienza operativa dei mezzi utilizzati nelle attività di controllo e sicurezza sul territorio.
Il modello Avenger, dotato di motore elettrico di seconda generazione da 400 Volt, è in grado di sviluppare 115 kW (pari a 156 CV) e una coppia massima di 260 Nm. Si tratta del primo SUV a zero emissioni prodotto dal marchio Jeep e rappresenta l’accesso alla nuova gamma del brand. L’autonomia dichiarata raggiunge i 400 chilometri nel ciclo WLTP e può arrivare fino a 550 km in ambito urbano.
Tra le dotazioni principali figurano i sistemi Selec-Terrain e Hill Descent Control, che permettono al veicolo di affrontare anche terreni complessi, mantenendo la trazione e il controllo. Lunga 4,08 metri e con un angolo di sterzata di soli 10,5 metri, Avenger si dimostra particolarmente maneggevole, caratteristica essenziale per l’uso quotidiano da parte delle Stazioni Carabinieri.
