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Mercato auto usate febbraio 2025: sesto mese consecutivo di crescita

A febbraio 2025 il mercato delle auto usate cresce ancora: +1,5% nei trasferimenti, boom di ibride e giovani usati.

Mercato auto usate febbraio 2025 – Anche il mese di febbraio conferma il trend favorevole del mercato dell’auto usata. Sono stati registrati 480.622 passaggi di proprietà (dato provvisorio), segnando così la sesta crescita mensile consecutiva, pari al +1,5% rispetto ai 473.529 di febbraio 2024, e +1,6% sullo stesso mese del 2019. I trasferimenti netti rimangono sostanzialmente invariati (+0,1%), mentre le minivolture segnano un rialzo del 3,4%. Nel complesso del primo bimestre 2025, i passaggi aumentano del 2,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 946.956 unità, pur registrando una flessione dell’1,4% rispetto al 2019.

Distribuzione per alimentazione

Per quanto riguarda la tipologia di alimentazione, il diesel mantiene la leadership a febbraio, pur vedendo ridursi la sua quota al 42,7% (-2,9 punti percentuali; 42,9% nel cumulato bimestrale). Segue il benzina, che cala di mezzo punto percentuale, attestandosi al 38,5% (38,8% nel bimestre). Le auto ibride si confermano terze, con il 9,4% a febbraio (9,2% nel bimestre). Seguono Gpl (5,1%) e metano (2,0%), mentre le auto elettriche a batteria (BEV) e ibride plug-in crescono rispettivamente all’1,0% e all’1,2% (0,9% e 1,1% nei primi due mesi).

Trasferimenti netti per tipo di contraente

Analizzando i trasferimenti per tipo di contraente, a febbraio si registrano differenze più marcate rispetto alla stabilità dei mesi precedenti. Gli scambi tra privati o aziende restano prevalenti e guadagnano quasi 1 punto percentuale, arrivando al 57,1% (57,4% nel bimestre). Parallelamente, scendono di 0,9 punti le vendite da operatore a cliente finale, attestandosi al 38,7% (38,3% nel bimestre). Stabili le quote relative alle auto provenienti da auto-immatricolazioni (3,4%) e da noleggio (0,8% nel mese, 0,9% nel bimestre).

Distribuzione regionale dei trasferimenti

La suddivisione regionale dei passaggi di proprietà conferma il primato della Lombardia, con una quota del 16,2% a febbraio (-0,1 p.p.). Segue il Lazio al 9,6% (-0,1 p.p.) e la Campania al 9,1% (-0,1 p.p.). La Sicilia (8,2%, +0,2 p.p.) sorpassa il Veneto, che scende in quinta posizione con l’8,1%.

Trasferimenti netti per anzianità auto

A febbraio cala al 47,3% (-1,2 p.p.) la quota di vetture con più di 10 anni. In discesa anche le auto da 4 a 6 anni, all’11,8% (-1,2 p.p.). Al contrario, salgono al 17,5% (+1,0 p.p.) i trasferimenti di veicoli da 6 a 10 anni. La quota di auto da 2 a 4 anni raggiunge il 12,2% (+0,8 p.p.), mentre quella di auto da 1 a 2 anni si porta al 4,5% (+0,5 p.p.). I veicoli con meno di 1 anno rappresentano il 6,7% del mercato (+0,1 p.p.). Complessivamente, le vetture fino a 4 anni coprono il 23,4% dei passaggi a febbraio (+1,4 p.p. rispetto al 2024).

Minivolture per tipo di contraente

Sul fronte delle minivolture, si osserva una contrazione della quota di privati o società che permutano il proprio veicolo, scesa al 56,3% (-1,5 p.p.). In controtendenza, gli operatori recuperano quota, raggiungendo il 27,7% (+0,6 p.p.). Aumenti anche per le auto provenienti dal Noleggio a Lungo Termine (10,8%, +0,5 p.p.) e per quelle da auto-immatricolazioni (2,7%, +0,6 p.p.). La quota di auto dal Noleggio a Breve Termine cala leggermente al 2,5%.

Minivolture per alimentazione

Tra le minivolture, le auto diesel mantengono il primato, pur scendendo al 44,1% (-6,0 p.p.). Le auto a benzina avanzano al 32,4% (+0,6 p.p.). In leggera crescita anche il Gpl (5,6%, +0,1 p.p.), mentre il metano scende al 2,0%. Forte incremento per le ibride, che salgono al 12,8%. Le auto ibride plug-in e le elettriche pure si attestano rispettivamente all’1,8% e all’1,2%.

Minivolture per anzianità della vettura

Anche nelle minivolture si riduce la quota di veicoli con oltre 10 anni, al 35,5% (-2,7 p.p.). Analogo calo per le auto da 4 a 6 anni, al 12,6%. Diminuisce di mezzo punto la fascia da 6 a 10 anni (19,4%). Crescono invece le vetture da 2 a 4 anni, che raggiungono il 17,3%, e quelle con meno di 1 anno, al 9,6%. In aumento anche la fascia da 1 a 2 anni, che sale al 5,6% (+1,1 p.p.).