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Orange Charging lancia colonnina da 1600 kW: 100 km di ricarica in 1 minuto

Orange Charging presenta una supercolonnina da 1600 kW: ricarica ultra-rapida che ricarica autonomia per 100 km in 60 secondi.

Orange Charging, affiliata della piattaforma di ride-sharing Didi, ha lanciato una nuova colonnina di ricarica superveloce a megawatt con raffreddamento a liquido, progettata per l’uso condiviso e dotata di un sistema flessibile. Questo dispositivo, sviluppato in collaborazione con un produttore di colonnine, può raggiungere una potenza massima di 1.600 kW, consentendo di aggiungere 100 chilometri di autonomia in appena un minuto di ricarica.

La nuova infrastruttura è integrata con la versione aggiornata del sistema intelligente “Orange Charging Unicorn OS”, che consente una distribuzione dinamica della potenza tra i veicoli in ricarica. Attualmente, la rete di Orange Charging comprende oltre 46.000 stazioni di ricarica, e più del 47% offre una potenza minima di 180 kW per singolo connettore.

Questa novità si inserisce nel più ampio contesto di sviluppo del settore della ricarica ultrarapida a megawatt, un’area in forte crescita che mira a ridurre i tempi di ricarica dei veicoli elettrici fino a renderli competitivi con il rifornimento dei veicoli a combustione interna. Aziende di primo piano come BYD, Huawei, Zeekr e CATL stanno investendo significativamente in questo ambito.

Tra i principali sviluppi del settore:

  • BYD ha già presentato una tecnologia di “megawatt flash charging” capace di raggiungere 1.000 kW con un connettore singolo e 1.360 kW in configurazione doppia.
  • Huawei sta focalizzando i propri sforzi sulle soluzioni ad alta potenza per mezzi pesanti, anticipando l’arrivo di una colonnina da 1,5 MW.
  • Zeekr ha introdotto le nuove colonnine V4 e una stazione raffreddata a liquido per veicoli passeggeri con potenza di picco di 1,2 MW per singolo connettore.
  • CATL sta lavorando allo sviluppo di batterie progettate per supportare tali potenze di ricarica.

Parallelamente, alcune città in Cina stanno elaborando piani per creare vere e proprie “supercharging cities”, aree urbane dotate di infrastrutture avanzate per supportare la ricarica ultraveloce su larga scala.

Nonostante i grandi progressi, la ricarica a megawatt presenta ancora diversi ostacoli. Tra i principali problemi figurano la possibile instabilità della rete elettrica, i costi elevati delle infrastrutture e i potenziali effetti sulla durata delle batterie. Il prezzo di una colonnina raffreddata a liquido può variare tra 80.000 e 120.000 yuan (pari a 11.200–16.800 dollari statunitensi), a cui si aggiungono i costi di manutenzione, come la sostituzione del liquido refrigerante.

Per affrontare queste criticità, l’industria sta puntando sullo sviluppo di sistemi di accumulo energetico, su nuovi materiali per batterie, e sull’utilizzo di algoritmi intelligenti per ottimizzare le curve di ricarica. Si stanno anche promuovendo soluzioni integrate che combinano fotovoltaico, accumulo e ricarica in un unico sistema.

In particolare, aziende come BYD stanno integrando tecnologie di accumulo energetico e distribuzione intelligente della potenza per ridurre la pressione sulla rete. Inoltre, sono in corso collaborazioni tra imprese e istituzioni per accelerare la costruzione delle infrastrutture e superare le sfide legate alla capacità della rete, ai costi di implementazione e alla sostenibilità economica del modello.

fonte: CarNewsChina