La gente non ce la fa! – due agenti della Polizia Stradale sono rimasti feriti giovedì 6 febbraio, sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, nei pressi dell’area di servizio Viverone sud. L’aggressore, un cittadino francese di 26 anni, ha attaccato i poliziotti con un martello, colpendoli ripetutamente. Come riporta il sito dell’ASAPS, uno degli agenti ha reagito sparando, ferendo l’uomo con un colpo di pistola. A seguito dell’episodio, il tratto autostradale è stato chiuso dallo svincolo di Albiano in direzione Vercelli.
Condizioni dei feriti
I tre feriti sono stati trasportati in ospedale. Il poliziotto in condizioni più gravi ha riportato un trauma cranico ma è cosciente e non intubato. L’aggressore, invece, è stato operato il giorno successivo, per rimuovere il proiettile dalla gamba destra. La sua prognosi è di 30 giorni.
Dinamica dell’aggressione
L’uomo era giunto all’area di servizio a bordo di un furgone, probabilmente dopo un incidente con la sua Peugeot 2008. Una volta sul posto, ha iniziato a dare in escandescenze, cercando di impossessarsi di un’auto con i passeggeri ancora a bordo. A quel punto sono intervenuti i due agenti della Polizia Stradale. Il 26enne nascondeva un martello sotto la giacca e lo ha usato per colpire uno dei poliziotti alla testa. Nel tentativo di fermarlo, uno degli agenti ha sparato, colpendo l’uomo alla gamba sinistra. Il proiettile ha sfiorato anche un secondo agente, che è stato ricoverato a Ivrea con ferite lievi.
Solidarietà alle forze dell’ordine
L’episodio ha suscitato reazioni istituzionali. La premier Giorgia Meloni ha espresso solidarietà ai due agenti aggrediti, sottolineando il loro sacrificio quotidiano per la sicurezza dei cittadini:
“Seguo con apprensione gli aggiornamenti sulle loro condizioni e ribadisco la massima gratitudine alle Forze dell’Ordine, che rischiano la vita ogni giorno per il bene comune.”
Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato l’accaduto:
“Un episodio gravissimo che conferma i rischi quotidiani affrontati dalle forze dell’ordine. La crescente violenza contro chi serve lo Stato è preoccupante.”
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha definito l’attacco “un atto di violenza gravissimo” ed espresso riconoscenza per il lavoro delle forze dell’ordine.
Infine, il ministro della Pubblica Amministrazione e segretario di Forza Italia in Piemonte, Paolo Zangrillo, ha ribadito la propria vicinanza agli agenti e a tutto il personale in divisa:
“Esprimo la mia solidarietà a tutti gli uomini e le donne che ogni giorno garantiscono la sicurezza dei cittadini.”
Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), ha invece dichiarato:
“Ora non si osi indagare su chi ha sparato. La priorità deve essere assicurare alla giustizia l’autore di questo gesto, non mettere sotto accusa il collega che ha aperto il fuoco.”
L’indagine è in corso per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti.
Sbirri Pikkiati 2024, fenomeno in crescita
Come riporta sempre l’ASAPS, Sono stati 2.695 gli episodi registrati dall’Osservatorio “Sbirri Pikkiati”, pochi di più dell’anno precedente. Infatti l’incremento è di sole 10 aggressioni fisiche in più rispetto al 2023 quando furono 2.685 (+0,4%). Nel 2024 il maggior numero di aggressioni ha riguardato la Polizia di Stato con 1.226 attacchi pari al 44,3%, percentuale in aumento rispetto al 2023 quando fu del 43,4%, viene poi l’Arma dei Carabinieri con 1.143 pari al 41,3%.
Seguono gli attacchi alla Polizia Locale con 235 aggressioni pari all’8,5%, in diminuzione rispetto al 9,9% dell’anno prima. Il 5,9% ha riguardato altri corpi. Il 44,5% delle aggressioni è avvenuto nelle regioni del nord, il 29,6% al sud e il 25,9% al centro. 971 gli episodi che hanno visto come protagonisti gli stranieri 36%. In 1.105 attacchi (41%), l’aggressore è poi risultato ubriaco o drogato. Qui si segnala un notevole aumento rispetto al 28% del 2023. In 418 aggressioni 15,5% è stata utilizzata un’arma propria o impropria (bastoni, oggetti o la stessa vettura utilizzata per travolgere l’agente).