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Revisione auto: è legale il promemoria delle officine autorizzate

Ecco spiegato come le officine ti inviano il promemoria revisione auto senza violare la privacy, grazie ai dati del PRA.

Ti è mai capitato di ricevere una comunicazione da un’officina che ti invita a prenotare la revisione auto, anche se non ci sei mai stato? Magari il nome non ti dice nulla, non sai nemmeno dove si trovi, ma la lettera arriva con indirizzo corretto, e proprio poco prima della scadenza. Una situazione curiosa, che solleva una domanda spontanea: com’è possibile

La revisione auto è obbligatoria

La revisione auto deve essere effettuata a intervalli stabiliti dalla legge: la prima dopo quattro anni dall’immatricolazione, e poi ogni due anni. Serve per verificare le condizioni del mezzo, contribuendo alla sicurezza stradale. Non è una formalità superflua, ma un controllo che interessa tutti. Tuttavia, molti automobilisti se ne dimenticano facilmente, con il rischio di sanzioni, che sono tra le più frequenti sulle strade italiane.

Le officine e l’invio dei promemoria

Proprio per intercettare chi potrebbe dimenticare la scadenza, molte officine hanno iniziato a inviare lettere promemoria. Spesso queste comunicazioni arrivano con tempismo perfetto, a volte accompagnate da un invito alla prenotazione. Si tratta di un metodo usato per farsi notare e attirare nuovi clienti, specialmente in un contesto in cui ogni officina cerca di emergere rispetto alle altre.

I dati vengono dal PRA: lo dice il Garante

Il punto centrale è capire come queste officine ottengano i tuoi dati. Secondo il Garante per la Privacy, non c’è alcuna violazione. Le officine possono, tramite richiesta formale, accedere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito da ACI, per ricevere informazioni aggiornate sui veicoli, comprese le generalità dei proprietari. Questo accesso è possibile perché la revisione periodica è ritenuta un’informazione legata a un interesse collettivo.

Quando la comunicazione è lecita (e quando no)

La comunicazione è considerata lecita solo se si limita a ricordare la scadenza della revisione auto. Se però il messaggio include anche contenuti pubblicitari, come sconti su altri interventi o offerte legate ad accessori, allora cambia tutto. In quel caso, serve consenso esplicito da parte del destinatario.

Il Garante ha chiarito che un promemoria neutro è accettabile anche senza consenso. Se invece viene usato per proporre altri servizi, senza aver ottenuto l’autorizzazione del cliente, si tratta di uso scorretto dei dati personali.

Come comportarsi se il messaggio è promozionale

Se ricevi una lettera che parla solo di revisione, non c’è nulla di irregolare. Ma se il testo include anche un messaggio promozionale, è tuo diritto contestarlo. In quel caso, puoi segnalare la comunicazione al Garante della Privacy, chiedendo che non ti vengano più inviate offerte non autorizzate.