Protesta contro Elon Mus Protesta contro Elon Mus

Tesla vuole costruire una fabbrica di batterie in Australia: la comunità si ribella per colpa di Elon Musk

Tesla propone di costruire una fabbrica in Australia, ma i cittadini si oppongono duramente per via delle azioni di Elon Musk.

Tesla intende realizzare una fabbrica di batterie e uno showroom in Australia, nei pressi di Adelaide, ma si trova ad affrontare una forte opposizione da parte della popolazione locale. Gran parte del dissenso sembra derivare dal malcontento nei confronti del CEO dell’azienda, Elon Musk. Il progetto si concentra su Marion, una cittadina di 4.101 abitanti situata nella periferia di Adelaide, capitale dello Stato dell’Australia Meridionale.

Area da bonificare

Secondo quanto riporta electrek, lo scorso mese, un costruttore ha presentato una proposta per l’utilizzo di un terreno noto come Chestnut Court Reserve. Quest’area è interdetta al pubblico dal 2016 a causa di problemi legati alla contaminazione ambientale. Per poter sviluppare il sito, sarebbe necessario procedere con un’opera di bonifica.

Il piano prevede inoltre l’abbattimento di alcuni alberi presenti sul terreno, parte dei quali è già stata classificata come vegetazione in cattivo stato o priva di vitalità. In compensazione, si prevede di piantare nuovi alberi in un’altra zona.

L’intenzione dell’azienda americana è quella di edificare una struttura adatta ad accogliere un centro multifunzionale destinato a Tesla, con funzioni sia di esposizione e assistenza dei veicoli, sia di recupero e riutilizzo delle batterie dell’azienda.

Nel progetto non vengono specificati nel dettaglio i metodi di ricondizionamento delle batterie, ma si ipotizza che possano essere destinate a prodotti come i Powerwall domestici o i Powerpack per lo stoccaggio energetico su scala industriale. Queste soluzioni sono già apprezzate in Sud Australia per aver contribuito alla stabilizzazione della rete elettrica regionale.

Investimenti e nuovi posti di lavoro

Secondo il promotore, Tesla ha già una sede nella vicina località di Tonsley, e la nuova struttura rispecchierebbe gli obiettivi ambientali della comunità. Inoltre, porterebbe circa 100 nuovi posti di lavoro a tempo pieno, compresi ruoli altamente qualificati come ricercatori nel campo delle batterie.

Nel complesso, si stima che l’investimento potrebbe generare un impatto economico di 56 milioni di dollari australiani per l’area, un contributo significativo per una città di piccole dimensioni. Anche il consiglio comunale si è mostrato favorevole all’iniziativa, sostenendo che i benefici occupazionali ed economici giustifichino lo sfruttamento di un terreno attualmente inutilizzato.

Ma dopo la presentazione formale e una fase di consultazione pubblica, la risposta dei residenti è stata nettamente contraria.

Ondata di critiche da parte della cittadinanza

Protesta contro Elon Mus
Image: AI

La popolazione locale ha reagito con forza, manifestando una netta contrarietà al progetto. Circa il 95% dei residenti si è detto contrario. Il Comune ha ricevuto 948 dissensi formali, un numero significativo per una cittadina di poco più di 4.000 abitanti, anche se la metà di queste proviene da zone esterne al Comune.

Tra i commenti provenienti dall’area immediatamente coinvolta, solo 11 si sono espressi a favore, mentre 121 si sono detti contrari, pari al 92% di opposizione.

Alcuni dei commenti riportati dal The Guardian si distinguono per toni particolarmente accesi e coloriti, tipici dell’umorismo diretto australiano. Tra le affermazioni censurate si leggono frasi del tipo:

  • “Perché Elon Musk è un [omissis] di uomo e un [omissis]!”
  • “Elon Musk e Tesla rappresentano una [omissis] per l’umanità”
  • “Elon Musk è un completo [omissis]”
  • “Abbattere alberi per costruire uno stabilimento per un’azienda guidata da un [omissis] è una scelta ignobile”
  • “Non dovremmo finanziare né sostenere un [omissis] che fa apertamente saluti [omissis] ed è un [omissis]”

Anche se alcune espressioni sono state oscurate nei documenti pubblici, non è difficile immaginare la natura dei termini usati.

Il piano non ha ancora ricevuto l’approvazione definitiva. Il consiglio comunale spera ancora di poter persuadere i cittadini a sostenerlo, ma molti residenti suggeriscono di destinare l’area ad altri progetti meno controversi, preservando il territorio ed evitando possibili danni reputazionali alla zona, mentre le proteste contro Tesla si moltiplicano a livello globale.

Ulteriori critiche definiscono il progetto come “un rumoroso, orribile, distruttivo tempio per miliardari”, commento che, pur esagerato, riflette la crescente ostilità nei confronti dell’azienda. Nonostante il progetto punti anche al riciclo, Tesla è stata accusata in passato di non rispettare le normative ambientali locali.

Elon Musk e l’impatto negativo sul marchio Tesla

Elon Musk Dollari
Image: AI

Le reazioni al progetto evidenziano ancora una volta quanto le azioni pubbliche di Elon Musk stiano danneggiando l’immagine del marchio. Tra gli episodi più discussi, ci sono i saluti nazisti ripetuti in pubblico, l’approvazione di tesi negazioniste legate all’Olocausto e altri interventi apertamente suprematisti bianchi.

Il suo attivismo politico si è esteso ben oltre gli Stati Uniti, dove è uno dei principali finanziatori del Partito Repubblicano, sostenitore di politiche sfavorevoli ai veicoli elettrici. Musk è stato coinvolto anche in vicende politiche europee, come l’appoggio a movimenti neonazisti in Germania.

Tutto ciò ha portato a proteste diffuse contro Tesla, a imbarazzo tra i clienti e, in alcuni casi, a gravi violazioni della privacy come la pubblicazione dei dati di diversi proprietari.

Il contraccolpo si è fatto sentire in tutto il mondo. Le vendite di Tesla sono in calo in molti paesi, mentre il mercato dei veicoli elettrici nel suo complesso continua a crescere. In Australia, in particolare, si è registrata una flessione significativa. Appare sempre più evidente che l’operato del magnate sta compromettendo seriamente la reputazione del marchio e la sua missione di promozione della mobilità sostenibile.