Novo Energy, società legata a Volvo Cars, ha annunciato lunedì un taglio del personale pari al 50%, una misura volta a ridurre i costi dopo aver rivalutato le proprie attività a seguito della bancarotta di Northvolt, ex co-proprietaria della joint venture.
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Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che verranno eliminati 150 posti di lavoro all’interno dell’organizzazione.
“Nonostante i nostri sforzi per salvaguardare l’azienda e la ricerca attiva di un nuovo partner tecnologico, le attuali difficoltà economiche e le condizioni di mercato rendono insostenibile proseguire le operazioni con l’attuale struttura”, ha affermato l’amministratore delegato Adrian Clarke in un comunicato.
Novo Energy è nata nel 2021 dalla collaborazione tra Northvolt e Volvo Cars, con l’obiettivo di costruire una fabbrica di batterie a Göteborg, sulla costa occidentale della Svezia. Già a gennaio la joint venture aveva avviato un piano di contenimento dei costi, che includeva la riduzione del 30% della forza lavoro.
Novo Energy ha ribadito che la produzione di batterie, in collaborazione con un nuovo partner tecnologico nella zona di Göteborg, resta il suo obiettivo a lungo termine. Nel frattempo, l’azienda continuerà a operare in modo limitato, completando la prima fase dei lavori di costruzione e valutando scenari alternativi per una possibile ripresa su larga scala.
Lo scorso febbraio, Volvo Cars ha rilevato la quota del 50% di Northvolt in Novo Energy, acquisendo anche il progetto della fabbrica di celle per batterie a Göteborg, per una cifra simbolica. Northvolt, un tempo considerata la maggiore speranza europea nel settore delle batterie, ha dichiarato fallimento nel mese di marzo.
fonte: MarketScreener