Carlos Sainz Sr. Carlos Sainz Sr.

Carlos Sainz Sr. valuta candidatura alla presidenza FIA: “È il momento giusto”

Carlos Sainz Sr considera la corsa alla presidenza FIA e rassicura: nessun conflitto d’interessi con il figlio Carlos Jr.

Carlos Sainz Sr ha dichiarato che “ora è il momento giusto” per valutare una possibile candidatura alla presidenza della FIA, respingendo ogni ipotesi di conflitto d’interessi. In un’intervista rilasciata in esclusiva ad Autosport, il due volte campione del mondo di rally ha spiegato di essere “attualmente impegnato a capire quanto sostegno potrà ottenere dalla comunità del motorsport”.

Le prossime elezioni presidenziali della FIA si terranno il 12 dicembre a Tashkent, in Uzbekistan. L’attuale presidente, Mohammed Ben Sulayem, è atteso al tentativo di ottenere un secondo mandato, ma al momento non sono stati ufficializzati altri candidati. Sainz, che continua a correre e ha conquistato la vittoria alla Dakar 2024 con Audi, ha ammesso di aver preso in considerazione l’idea di guidare la federazione già in passato, senza però approfondirla seriamente fino ad ora.

“Ci sono molte motivazioni”, ha affermato. “Ho trascorso oltre 40 anni al volante e questo sport mi ha dato tutto. L’idea di candidarmi alla presidenza è presente da tempo nella mia mente, in modo latente, ma credo che ora possa essere il momento adatto per compiere questo passo. Sono convinto di poter fare un buon lavoro e di poter formare una squadra valida per restituire al motorsport parte di quanto ricevuto”.

Scuderia Ferrari Fiorano
Image: Ferrari

Sainz ha sottolineato l’esperienza accumulata nel corso degli anni e la volontà di contribuire in modo concreto allo sviluppo del motorsport e dell’intero settore automobilistico. Padre del pilota di Formula 1 Carlos Sainz Jr (attualmente con Williams), Sainz Sr ha chiarito che la sua eventuale candidatura non rappresenterebbe un problema sotto il profilo dell’imparzialità.

“La mia carriera parla per me, e chi mi conosce sa bene che non ci saranno interferenze. Ovviamente dovrò prendere le distanze dal ruolo che ho avuto finora nella carriera di Carlos, ma non sarà un ostacolo. Lui è un professionista affermato, con oltre dieci anni di esperienza in Formula 1. Se deciderò di candidarmi, il nostro rapporto cambierà, è naturale. La FIA è un’istituzione seria, e qualsiasi ipotesi di conflitto verrebbe esclusa”.

A chi gli ha chiesto quale sarebbe il suo valore aggiunto alla guida dell’ente, Sainz ha risposto facendo leva sulla propria etica professionale.

“Ognuno ha una propria visione su come gestire un’organizzazione, le proprie convinzioni e un modo personale di concepire lo sport e la mobilità”, ha detto. “Nel mio caso, credo che il mio percorso dimostri che quando prendo un impegno lo porto avanti con serietà, rigore e trasparenza. Poi sarà la comunità a valutare”.

Negli ultimi anni, i rapporti tra la FIA e la Formula 1 si sono incrinati, complici numerose controversie. Ben Sulayem è finito sotto esame per un presunto tentativo di influenzare l’esito di una gara, ha avuto divergenze con i piloti in merito al divieto di espressioni volgari, ed è stato coinvolto in una significativa fuga di dirigenti dalla sede parigina della federazione.

Sainz, interpellato su queste vicende, ha preferito non commentare direttamente il mandato del presidente in carica: “Negli ultimi tempi sono emerse alcune tensioni, è evidente, ma io voglio concentrarmi sul mio percorso. Saranno gli altri a giudicare. Se deciderò di candidarmi, lo farò spinto dalla passione e dall’amore per questo sport, con l’obiettivo di migliorare ciò che può essere migliorato. Ritengo che sia il momento giusto, sia sul piano personale che professionale”.

Infine, ha evidenziato l’importanza di ascoltare tutte le parti coinvolte nel motorsport per favorire un dialogo più efficace tra la FIA e gli attori del settore.

“Essendo stato pilota, so quanto sia fondamentale dare voce a tutti: team, atleti, tifosi, organizzatori, promotori, aziende. Credo davvero di poter rafforzare e rendere più fluido questo rapporto. Immagino il futuro della FIA come quello di un’istituzione rispettata e apprezzata da ogni componente del motorsport”.

Per ora, Sainz continuerà a valutare l’appoggio che potrebbe ricevere, prima di decidere se ufficializzare la propria candidatura.