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Stampa 3D nel paddock MotoGP: Ducati e Roboze in prima linea

Ducati impiega stampanti 3D nel paddock MotoGP per produrre componenti in tempo reale, ottimizzando prestazioni e riducendo i tempi di sviluppo.

Nel mondo della MotoGP, dove ogni millisecondo conta, l’adozione di tecnologie all’avanguardia è fondamentale. Ducati, in collaborazione con Roboze, ha introdotto la stampa 3D direttamente nel paddock, rivoluzionando il modo in cui vengono prodotti i componenti delle moto. Questa innovazione consente di realizzare pezzi su misura in tempi ridotti, rispondendo rapidamente alle esigenze che emergono durante le gare.

Ducati stampa 3D, produzione in tempo reale nel paddock

Marquez MotoGP 2025
Image: Ducati

Grazie all’installazione della stampante Roboze PLUS Pro nel paddock, Ducati è in grado di produrre componenti direttamente sul circuito. Questo approccio permette di testare e implementare modifiche in tempo reale, migliorando l’efficienza e le prestazioni della moto durante il weekend di gara. La possibilità di stampare pezzi su richiesta riduce i tempi di attesa e consente una maggiore flessibilità nelle strategie di gara.

Materiali avanzati per prestazioni superiori

Pecco Bagnaia Argentina 2025
Image: Ducati

La collaborazione con Roboze ha permesso a Ducati di utilizzare materiali avanzati come il PEEK rinforzato con fibra di carbonio, noto per la sua resistenza alle alte temperature e la leggerezza. Questi materiali sono ideali per la produzione di componenti vicini al motore e allo scarico, dove le temperature possono superare i 300 °C. L’uso di questi polimeri avanzati consente di sostituire parti metalliche, riducendo il peso complessivo della moto e migliorando le prestazioni.

Vantaggio competitivo

Bagnaia MotoGP Argentina 2025
Image: Ducati

L’integrazione della stampa 3D nel paddock rappresenta un passo avanti significativo per la MotoGP. La capacità di produrre componenti personalizzati in loco offre vantaggi competitivi, consentendo ai team di adattarsi rapidamente alle condizioni di gara e alle esigenze dei piloti. Con l’evoluzione continua di queste tecnologie, è probabile che sempre più squadre adottino la stampa 3D come parte integrante delle loro operazioni, segnando una nuova era nell’ingegneria delle corse motociclistiche.

Che la stampa 3D sia un vantaggio lo sanno bene anche i piloti. In una recente intervista pubblicata da Relevo, Jack Miller, 30enne pilota australiano del team Prima Pramac Yamaha MotoGP, ha parlato apertamente del “dietro le quinte” di Ducati, menzionandolo come uno dei segreti del dominio italiano: “Hanno una fottuta stampante 3D nel retro del camion che funziona 24 ore al giorno...”