Francesco Bagnaia, due volte campione del mondo, sta affrontando una delle stagioni più complesse della sua carriera in MotoGP. Nonostante un inizio promettente, con una vittoria ad Austin, il pilota torinese ha incontrato diverse difficoltà, culminate nel weekend di Le Mans, definito da lui stesso come “uno dei peggiori della mia vita”.
Problemi tecnici e mancanza di feeling
Uno dei principali ostacoli per Bagnaia è la mancanza di feeling con la sua Ducati Desmosedici. Il pilota ha espresso frustrazione per non riuscire a percepire il limite della moto, soprattutto in condizioni di bagnato, come evidenziato durante il Gran Premio di Francia. Nonostante gli sforzi del team per migliorare la situazione, i problemi persistono, influenzando negativamente le sue prestazioni.
Ducati dal canto suo farà tutto il possibile per mettere il pilota nelle condizioni di uscire dalla brutta situazione. Come dichiarato ieri dopo la gara di Le Mans dal team manager Davide Tardozzi “l’obiettivo è quello di aiutare Pecco perché conosciamo il suo valore. Anche noi siamo stupiti di non essere ancora riusciti a dargli quello che gli serve, perché Pecco è stato il protagonista degli ultimi 4 anni e non può essere che si sia dimenticato di andare in moto. Dobbiamo assolutamente riportare Pecco a lottare per la vittoria, cosa che lui è capace di fare. Gli ingegneri faranno di tutto per aiutarlo perché credo che Pecco abbia tutte le capacità di lottare per la vittoria in questo campionato, anche con Marc. E’ nostro dovere trovare una soluzione, sia a livello umano che a livello tecnico. Nel parleremo in settimana con Gigi Dall’Igna, in questo momento non è al massimo e sappiamo tutti quanto la situazione psicologica sia importante quando entri in pista e cerchi di fare un mestiere difficile come quello del pilota di MotoGP e soprattutto di un pilota vincente in MotoGP. Aiutare Pecco è nostro dovere a 360°”
La pressione interna al team Ducati

La presenza di Marc Márquez come compagno di squadra ha aggiunto ulteriore pressione su Bagnaia. Márquez ha dominato le prime gare della stagione, a parte il secondo posto di Le Mans, il pilota spagnolo, al netto di due cadute, ha sempre vinto, Sprint Race e GP. Bagnaia invece ha molto faticato a mantenere il ritmo. Gigi Dall’Igna, direttore di Ducati Corse, ha sottolineato l’importanza di migliorare le prestazioni per restare competitivi nella lotta per il titolo. Inoltre, in un post su LinkedIn non ha nascosto la delusione per le prestazioni del pilota torinese.
Gli occhi sono l’espressione dell’anima

Gli occhi sono stati associati alla parte più profonda dell’essere umano. Poeti, filosofi e pittori li hanno descritti come finestre sull’interiorità, capaci di rivelare emozioni anche quando le parole tacciono. L’idea che lo sguardo possa esprimere sentimenti autentici è radicata nella cultura occidentale e orientale. Platone ne parlava nei suoi dialoghi, mentre nell’iconografia religiosa gli occhi assumono una valenza spirituale, simbolo di presenza e consapevolezza.
Basta guardare lo sguardo di Bagnaia per capire che non è più lo stesso. Non lo è mai più stato dalla scorsa stagione. Non appare mai sorridente, se non forzatamente. Nel fine settimana di Le Mans, durante le interviste a Sky Sport, è apparso quasi mortificato da una situazione dalla quale si sente inerme. Tutti gli appassionati, e non solo della Ducati, sperano che il due volte campione del mondo possa tornare a lottare per la vittoria e farci divertire come in passato.
Un campione alla ricerca della rinascita

Nonostante le difficoltà, Bagnaia mantiene un atteggiamento positivo e determinato. Ha dichiarato di lavorare costantemente per ritrovare le sensazioni che lo hanno portato al successo negli anni precedenti. Con ancora molte gare da disputare, il campione torinese è deciso a superare questo periodo complicato e a tornare ai vertici della classifica.